Al banco del check-in, la coda è già lunga anche se mancano più di tre ore alla partenza del volo. Un fiume di persone dai tratti orientali, intervallate da mastodontiche valigie colorate, aspetta pazientemente l'apertura dei banchi. Enrico ed io ci accodiamo rassegnati, ma tranquilli. Abbiamo tutto il tempo che serve.
Poi, mentre gli impiegati di terra si dispongono nelle loro postazioni ed iniziano ad armeggiare con i computer e le stampanti, mi accorgo di un banco indicato da un monitor con la scritta "Internet check-in".
Enrico si informa e capita quello che nella mia lunga e navigata esperienza da "ultimo della coda" è senz'altro un miracolo. Quello è effettivamente il banco per chi, come noi, ha provvidenzialmente già effettuato il check in da casa. Per di più, è completamente vuoto. Ci sembra davvero impossibile che, tra tanta gente, nessuno abbia fatto come noi. Un po' guardinghi e con l'aria di chi è pronto a tornare indietro con le orecchie basse ci avviciniamo alla linea di attesa.
Siamo, non solo i primi, ma anche i soli!
Dopo qualche minuto le operazioni iniziano e noi, più increduli che consapevoli, salutiamo alleggeriti dei nostri bagagli (si fa per dire...) la lunga fila degli sfortunati che non hanno sfruttato, forse solo questa volta, la tecnologia...
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