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lunedì 28 ottobre 2013

Pronti per l'ultimo balzo

Quello che ci porterà a Sydney. Anche se mancano più di tre ore al decollo, diciamo che non stiamo nella pelle. Sarà la stanchezza accumulata in una giornata così strana. 
Strana come questo posto. Singapore sembra un ponte affascinate ed armonico, tra la modernità e la natura. Qui il passato, pur esistendo, ha un ruolo secondario e sembra quasi uno scomodo intruso.

Lo pensi quando vedi le poche costruzioni coloniali rimaste, incassate a disagio tra i moderni grattacieli.
Lo percepisci quando avverti l'orgoglio della nostra guida nel differenziarsi da paesi più tradizionali, soprattutto la Malesia che, nel 1965, dopo due anni di annessione decise che Singapore era troppo un pericolo per Kuala Lampur...

Di converso, l'odore della natura che siamo riusciti a sentire, forte, in quei pochi minuti passati all'aria aperta, un odore speziato, ma non profumato come quello cubano eppure intenso da' la sensazione di impregnarti i polmoni di verde scuro, come le foglie degli alberi intrise di calda umidità.

Oppure, la tecnologia che ti avvolge, pervasiva e  discreta. Come il wifi dell'aeroporto, completamente gratuito e veloce dieci volte quello di casa nostra.

Ecco, questo contrasto, senza antichità, fa sembrare l'Europa, che di meravigliose antichità è per fortuna piena, vecchia.  Non brutta, ci mancherebbe, ma vecchia. Quando penso all'Italia so che è il migliore posto al mondo. Ma, come la sua gente, riese difícilmente  a ritornare giovane. Rimane vecchia, ricoperta da una patina di smog che non riesce più a darle quella lucentezza di un tempo, a farla brillare.
Ecco, questa patina di grigiore e di mediocrità, qui non ho avuto la sensazione di avvertirla. A Singapore sembra tutto nuovo, come i grattacieli, e tutto brillante, come le foglie degli alberi.

Magari è solo perché non ho avuto il modo di vedere il lato brutto, ma Singapore mi ha lasciato la voglia di conoscerla meglio.

Tra poco, a bordo del nostro Airbus 380 400 a due piani, rifletterò su questo,  prima di addormentarmi, spero.

Domani rivediamo Luca dopo quattro mesi.

L'emozione sarà tanta e voglio essere in forza per godermela tutta!

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