Sicuramente, in un posto come questo, in mezzo all'oceano, a circa 100 chilometri dalla costa, l'inquinamento luminoso dovrebbe essere ridotto.
Peccato che abbia perso i miei occhiali da vista e quindi farò fatica a vederne una...
Sicuramente li ho persi su quest'isola che si chiama Lady Elliot. E' lo scoglio corallino di meno di un km quadrato in cui siamo arrivati stamattina. In aereo (un minuscolo Cesna 12 posti, pilotato con disinvoltura da un ragazzo giovanissimo) li avevo. Lo testimoniano alcune foto fatte da Enrico.
L'eccitazione di essere in un posto come questo e il numero di cose da tenere sotto controllo, zaino, marsupio, borsello, obiettivo, macchina fotografica, me li ha fatti, come dire, perdere di vista. E adesso, senza, chi li vede più!
Spero di averli lasciato alla reception, durante il check in, appena arrivato. Adesso è chiusa, domani controllerò.
Oggi sarà, senz'altro, una giornata da ricordare!
A parte il volo spettacolare, con l'atterraggio sulla pista in terra battuta che sembra la scena di Indiana Jones, è l'ambiente qui ad essere fantastico.
Qui sull'isola siamo una cinquantina di persone (al massimo, il resort ne può contenere 150) e l'atmosfera è quella dei naufraghi (un po' di lusso, per la verità), senza tante pretese per quel che riguarda la sistemazione ( il bungalow vista mare in cui stiamo noi è praticamente una tenda a casetta) compensate però da grandi aspettative dalla laguna corallina che ci circonda ed in generale dalla natura dell'isola stessa.
Per quanto piccola, ospita un milione di uccelli chiassosi e festanti che nidificano sugli alberi e si mescolano ai turisti mendicando un po' di cibo. Che è assolutamente proibito dare loro.
Una piccola pernice, o almeno un'affare simile, è riuscita però furbescamente d approfittare del piatto di gusci di gamberi che Enrico ha lascito incustodito per un secondo. Un agguato in pieno stile.
La laguna, senza dubbi, non delude. Dalla spiaggia, formata da milioni di coralli e conchiglie bianche si scende in un'acqua popolata da miriadi di pesci di ogni colore e dimensione.
Le due immersioni che Enrico ed io facciamo ci regalano emozioni incredibile.
Prima di tutto, colpiscono le dimensioni dei pesci. Ce ne sono di grandi come me, che, non è un gran che per un uomo, ma per un pesce è già una buona taglia.
Colorati e con le forme più strane, sembrano convivere pacificamente preoccupandosi solo di becchettare i coralli.
Quando incontri le tartarughe però, il momento diventa magico. Ne abbiamo viste una decina, di dimensioni e colori diversi. Le prime due stamattina, assieme a Luca. Una stava mangiando qualche mollusco molto grande e la cosa che ci ha lasciato di stucco è che si aiuta con le pinne a strappare la polpa della sua preda.
Impressionante.
Poi, nel pomeriggio gli incontri sono diventati quasi routine.
Una, sbucata improvvisamente alle spalle di Enrico, era gigantesca. Aveva una testa enorme, due volte quella di un uomo.
In un paio di occasioni siamo anche riusciti a filmare il momento più emozionante: quello in cui emergono sul pelo d'acqua per respirare.
Quando siamo emersi, dopo più di un'ora, ci siamo guardati come a chiederci se era tutto vero quello che abbiamo visto.
E, eccitati all'inverosimile, abbiamo anche scambiato una roccia per una manta ridendo come matti quando ce ne siamo resi conto.
Attorno all'isola, in realtà, ce ne sono una quarantina e quindi non dovrebbe essere così difficile incontrarle, ma preferirei comunque non trovarmi di fronte ad un mostro di cinque metri di apertura alare, mi bastano ed avanzano le tartarughe.
La cena a buffet (come il pranzo che però non è incluso) passa veloce.
Enrico e Luca si abbuffano (anche Luca, per fortuna, può mangiare quasi tutto qui).
Sono solo le sette di sera, ma sembra notte fonda.
Il sole si è tuffato, poco fa, nella linea d'orizzonte del nostro mare accompagnato da centinaia di inutili scatti fotografici.
Non ho voglia di scaricarli adesso, preferisco provare a vedere se è venuto qualcosa dei filmini fatti sotto acqua con la GoPro.
Il risultato si rivela quasi sempre una fonte di siracche per la lentezza nel scaricarsi ed è pressoché impossibile allegarne uno qui, per quanto corto.
In più, ho sbagliato anche i settaggi e quindi è tutto da rifare...
Luca , con fare sufficiente, me la sistema per domani. Se ci riesco farò vedere qualcosa...
Adesso vado a (non) vedere le stelle. Buonanotte dal futuro.
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