Dopo gli eccessi di Surfers Paradise, Byron Bay ci riporta ad una dimensione più equilibrata.
SI respira di nuovo quell'aria rilassata, da svacco un pochino freakettone, che pervade un po' tutta l'Australia provinciale.
Qui, le vie centrali non sono più di due. Fiancheggiate da case che sembrano prelevate da qualche film di cow boy, si popolano la sera di gioventù locale e di turisti in cerca di un divertimento molto più ruspante che nella Las Vegas di ieri.
Byron bay è il posto dei surfisti più hippie che palestrati e non è raro incontrarli in cerchio con la chitarra e la tavola da surf come ad un raduno anni '70.
Circolano anche vecchi furgoni volkswagen di quelli tipici di quell'epoca e anche gli odori, a volte, rimandano indietro nel tempo a certe folate erbose...
A proposito di odori, una cosa che mi ha colpito è che le piante qui sembrano meno odorose che da noi. Nonostante una varietà sterminata, e per lo più sconosciuta, non si sentono quegli effluvi forti da pineta o da eucalipto che, in estate, puoi respirare passeggiando nei nostri boschi in riva al mare.
Qui colpisce molto di più la gradazione dei versi degli uccelli o degli animali che popolano queste vegetazioni. Senti fischi e gracchii di mille tipi.
Uccelli strani, come l scarpantibus della foto o aquile, aironi, trampolieri li puoi vedere frequentemente anche nelle zone più abitate.
Poi, un'altra cosa che ho notato e sulla quale vorrei documentarmi è che non ho mai visto una robinia.
Sono quegli alberi che producono i fiori bianchi che si possono mangiare e che, a Verona, chiamavamo "panéti".
Da noi, in Europa sono arrivate ad infestare dopo la scoperta dell'America, prima non esistevano neanche lì.
Chissà se qui non sono invece mai arrivate...
Il bagno a Tallow Beach, una spiaggia a nord del paesino, che raggiungiamo dopo una lunga camminata a piedi, resterà nei ricordi dei ragazzi non certo per la cavalcata delle onde. Quella l'hanno solo vista fare da qualche locale veramente bravo. Oggi, era veramente difficile restare in piedi per la forza e in qualche momento l'altezza dei fronti ondosi.
Ma, l'aver nuotato vicinissimo a dei delfini, questo si lo ricorderanno,
Li ho visti sbracciarsi come pazzi ed ho subito capito che avevano avvistato qualcosa di bello.
Quando me l'hanno raccontato avevano gli occhi che ridevano nonostante fossero sfiniti dalle lunghe ore in acqua.
Considerato che qui cambia il fuso orario e siamo un'ora avanti e che abbiamo saltato il pranzo decidiamo di mangiare alle 17.30 (le 18.30 di qui) in un ristorante sulla spiaggia. Un piatto di pesce molto buono, senza salse od orpelli vari per me ed Enrico. Luca, invece, si è sbranato la spalla di agnello cotta con verdure varie.
Facciamo in fretta perché vogliamo fare ancora due cose: vedere il tramonto dal faro, che è il punto più ad est dell'Australia e trovare un posto dove dormire.
La prima impresa ci riesce solo a metà, perché il sole è coperto dalle nubi. Ciò non toglie che la zona del faro emetta un fascino particolare oltre che la luce ai naviganti: un po' arroccata sembra un miscuglio tra Bretagna ed Irlanda. Una sposa, sta facendo il suo servizio fotografico. Qui novembre è come da noi a maggio: un sacco di matrimoni, molto spesso celebrati (anche oggi ne abbiamo visto uno) nei giardini in riva al mare.

La seconda (trovare un posto da dormire) si rivela quasi subito un fallimento: tutti i motel, hotel e backpackers, sono pieni. Il cartello luminoso NO VACANCY smorza dopo un po' il nostro ottimismo ( più dei ragazzi che mio, per dir la verità).
Mi piace un sacco vederli entrare (ovviamente mando loro) ed arrangiarsi a chiedere e un po' mi preoccupa vedere che, piano piano, anche loro si convincono che non sarà facile.
Stiamo già pensando di sistemarci in macchina quando, alla fine, disperati, ma non più di tanto, preferiamo dormire in un posto bellissimo (un bungalow a due piani, arredato da rivista di case di mare) spendendo un capitale.
Anche in questo caso, mi basta vedere quanto sono contenti di questa sistemazione per far passare ogni pensiero sui soldi spesi. In fin dei conti è l'ultima sera in cui siamo tutti e tre. Da domani Luca rientra nei mezzi ranghi. Quelli interi lo aspettano dal sei dicembre in poi...
Oggi ho allegato delle foto un po' vintage, come il posto che vi ho descritto.
Devo dire la verità: tra i posti abitati questo è quello che mi è piaciuto di più. Visto poi che da domani passeremo il tempo, o a Brisbane, o nell'outback disabitato, forse questo primato resisterà.
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